ANTONIO NICOLI
Antonio Nicòli è il maestro di teatro per eccellenza.
Uomo saggio e di elevato spirito morale ama incondizionatamente il suo dialetto tanto da ricercarne costantemente l'origine, la provenienza, l'esatta dizione, il significato letterale.
Antonio è stato il mio maestro. Mi ha praticamente insegnato tutto del dialetto.
Come si scrive, come si parla, mi ha anche insegnato l'arte recitativa dialettale.
Si, perchè anche se la moltitudine della gente (il popolo vigliacco e cencioloso) pensa che per recitare il vernacolo basti salire su di un palco, be, non è così.
Più di tutto mi ha insegnato ad amare il teatro in tutte le sue forme. Mi ha insegnato a rispettare il teatro ed a rispettare chi il teatro lo viene a vedere.
Per Antonio il dialettale, non è la grassa e futile risata gratuita scaturita da una volgare battuta o da una situazione altrettanto volgare, ci vuole classe, ironia, genialità, ma soprattutto educazione, Il pubblico va rispettato e ringraziato, perchè ti viene a vedere, e si aspetta che tu lo faccia, si badi bene, non ridere ma sorridere.
Molti anni fa io ed Antonio, litigammo.
Fu una litigata furiosa, collerica, io lo insultai , lui no, signore qual'è.
Però si incazzo di brutto.
Antonio è una persona pacifica, non si incazza mai ma con me lo fece.
Il motivo era legato ad una difficilissima commedia da lui scritta che proprio il gruppo non accettava e che si trascinava tra innumerevoli inutili prove prive di entusiasmo, io mi facevo un po' portavoce di tutti.
Sono passati tanti anni, e quella furiosa litigata non l'ho mai dimenticata.
Non riuscivo a capire le difficoltà che ci sono nello scrivere commedie, le cose che
bisogna pensare prima di scrivere, la metodologia della distribuzione delle parti.
Chi recita dice solo mi sta bene, oppure non mi piace, o taglia li e taglia la.
Chi scrive invece deve fare in modo che tutto vada bene a tutti.
Quando con il passare del tempo ho cominciato io a scrivere ho capito molto bene come funziona il meccanismo anche grazie a quel furibondo litigio.
Antonio mi ha sempre sostenuto specie nei momenti difficili, quando magari ti capita qualche cosa e perdi interesse per quello che fai.
In uno di questi momenti, incontrandomi mi disse :" Non smettere mai di scrivere" e se ne andò.
Poche parole da chi la vita la conosce.
Grazie Antonio.
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