Indefinibile commedia dialettale, quasi uno scherzo. Due atti di pura energia, allegria e risate.
Quattro personaggi, scenografia al minimo storico.
La commedia è ormai storia. La riscrissi controvoglia sviluppando quattro fogliacci scritti a mano in una solitaria e caldissima mattinata estiva piena di sudore ed amare lacrime.
Dopo varie peripezie e due mesi di prove si debutta.
Senza alcuna pietà (il teatro non ha pietà per niente e per nessuno) la commedia è un buco nell'acqua ! Io, come autore, cerco il suicidio nella tazza del cesso.
I miei compagni di sventura, uno dei quali ha avuto persino l'ardire di recitare "L'uomo dal fiore in bocca" di Pirandelliana memoria con il coraggio dei pazzi, i miei cari compagni dicevo, mi danno una pacca sulla spalla
e mi spronano con un poco incisivo:"Boh...!!Gém avanti...!"
Seconda apocalittica uscita in quel di Novilara.
Anche in quel grazioso e ridente paesello il buco si allarga. La commedia "non prende", non c'è.
Ma il dio degli autori, quello che di notte ti appare, magari nel dormiveglia, mi illumina la cotenna cervicale e quel poco di cervello e mi ficca nella medesima capoccia..."La truvèda...!!"
Eccola la folgorazione, eccola la scarica di adrenalina che fa poeti gli scribacchini
e trasforma i fantaccini in eroi mitici.
Eccola l'illuminante idea, la stessa che forse anche Albert Einstein ebbe quando formulò la sua E=MC2 o giù di li.

Cambio, taglio, cucio, aggancio, rifaccio, tolgo ed inserisco.
In pratica riscrivo la parte iniziale e finale della commedia, quasi un segno divino...L'ALFA e L' OMEGA.
Con questa nuova versione del lavoro, si parte per Marzocca, squisitissimo paesetto parecchio, molto parecchio a sud di Pesaro.
Alle ore 21,15 dovrebbe aprirsi il sipario, che tra le altre cose non c'è, perchè si recita all'aperto, ma un problema all'impianto audio ci blocca.
Venti minuti di ritardo !! Il numeroso inatteso pubblico rumoreggia.
Visto e considerato che i nostri valenti e preparati tecnici non sanno che pesci pigliare, il problema viene risolto grazie alla bontà di un Marzocchiano o Marzocchiese che dir si voglia, praticone in elettronica. Forse un angelo travestito, o probabilmente,molto probabilmente, solo un travestito...ricordo che era biondo e vestito di paiette...Lasciamo perdere.

E' L'APOTEOSI !! Applausi a scena aperta, risate a non finire, fuochi pirotecnici,frizzi, lazzi, spruzzi, sprazzi, aghi, draghi, mari e laghi, mescita di vino...!!
Finale con "tutti in piedi ad applaudire" molti però erano già in piedi per mancanza di sedie. D'estate all'aperto è sempre così.

Vi dico la trama ?? Ve la dico:

La tranquilla e paciosa vita di Amedeo, viene devastata in modo inaspettato dall'arrivo, nella sua casa, di due amici.
La cosa si complica quando questi, in nome della vecchia amicizia, impongono il loro stile di vita.
Amedeo, al fine di liberarsi dei suoi "ospiti" attua un piano dai risvolti imprevisti che apre nuovi orizzonti nella sua esistenza forse grama e solitaria.
Vuole essere questa commedia uno spaccato di vita, o forse non lo è.
Ma i tipi di personaggi che ruotano ed animano il lavoro , nella quotidiana realtà esistono veramente, parola di autore, perchè il mondo maschile è molto complesso e si è sempre alla ricerca di una maturità che dovrebbe arrivare e che mai non arriva...Questa è la ricetta per essere felici.
Ma ad un certo punto, inesorabile, arriva una "LEI" che ti romperà "le palle", forse, per sempre.(Forse)


"A stàgh bèn da pàr me !!" è stata premiata con il secondo posto al "31° FESTIVAL DEL DIALETTO" di VARANO (AN) e Franco Ferri, autore e regista della commedia (per grazia divina) ha ottenuto il premio PER LA MIGLIOR REGIA. Ora l'hanno fatto beato...(Più che beato, BEOTA...)



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