"Perdoném o popol mia"

Rimane senza dubbio la maggiore esperienza di teatro che abbia mai vissuto.
Fu il momento magico del vernacolo pesarese.
A cinquant'anni dalla morte del grande poeta dialettale ODOARDO GIANSANTI detto PASQUALON, la città che recitava in vernacolo si univa per onorarlo.
Furono fatte le cose in grande in tutti i sensi.
Partecipò GLAUCO MAURI nella parte di PASQUALON e la regia fu affidata ad Egisto Marcucci, regista di professione.
Erano professionisti i tecnici, i fonici ed i costumi tanto per intenderci, erano della grande sartoria teatrale di Roma TIRELLI.
Tutte o quasi tutte le compagnie dialettali della città parteciparono a tale evento prestando i loro attori, naturalmente amatoriali..
Era una grande opportunità per vedere il "VERO" teatro da vicino e viverlo.
Provammo un assurdità di ore!
Dalle 17-17,30 del pomeriggio a notte inoltrata.
Ma si vedeva veramente come funzionava il gioco.
Per me era la prima volta di...tutto.
La prima volta che recitavo al Teatro Rossini, magnifico !
La prima volta che vedevo un attore professionista come Mauri in azione.
La prima volta che un regista...vero ci indicava la strada da fare, e si poteva stare certi che se non si raggiungeva il risultato voluto si stava lì.
Paolo Bernardi, ora giornalista di Rai international, provò una scena per ben due ore consecutive. Uscì cotto come un fagiolino che erano le tre di notte.
Poi un giorno arrivò un TIR di costumi di scena.
La prova costumi...e chi aveva mai fatto una simile esperienza...!! Di solito noi dilettanti i costumi ce li portiamo da casa.
Erano dei costumi costosissimi fatti apposta per quella commedia.
Poi la risonanza dei giornali, e le cinque rappresentazioni al ROSSINI che fece esaurito in ogni ordine di posti.

Fu un esperienza esaltante che fu ripetuta l'anno dopo, con altrettanto successo.
In me rimane, oltre alla grande esperienza vissuta, l'amore per la poesia pasqualoniana che conoscevo appena, e l'amicizia di Carlo Pagnini, Ivo Scherpiani, Stefano Magi, Mariella Perrone, Franco Arcangeli, Paolo Bernardi, Silvia Sanchioni e tanti altri.

Amicizia che continua tutt'ora, nonostante tutto.









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